Lettera di Daniele Fasciolo, padre di Patrizio

Lettera di Daniele Fasciolo, padre di Patrizio

29/10/18 Commenti disabilitati su Lettera di Daniele Fasciolo, padre di Patrizio By admin

Sarebbe dovuto essere un sabato piovoso. L’acqua avrebbe rovinato gli allenamenti di bambini e ragazzi, dall’under 6 all’under 14.

A pensarci bene, però, avrebbe rovinato anche qualcos’altro: un magnifico e lunghissimo corridoio, gonfio d’affetto e carico d’emozione. Un corridoio speciale dedicato a mio figlio, che non può percorrere sulle sue gambe ma spingendosi su una sedia a rotelle.

Eppure per lui questo non conta. Lo avrete capito da quel sorriso gigante o dal fatto che sia rimasto senza parole, lui, che difficilmente passa 3 secondi senza dire qualcosa, che non perde occasione per una battuta o un complimento.

Lo chiamiamo ‘Bambino Volante’ e ci abbiamo scritto anche un libro (per bambini) sul motivo… ma ieri l’ho visto volare sull’emozione di un applauso e sulla felicità ed orgoglio per quella maglia donata e subito indossata. Nei suoi occhi ho visto la sorpresa per qualcosa che non si aspettava. E non parlo della maglia in sè per sè, ma dell’emozione dei gesti ricevuti dalle mani e dagli sguardi di tutte le persone presenti, dal più piccolo al più grande. Genitori e figli del Ciampino Rugby Club ci hanno regalato sorrisi ed abbracci, saluti e pacche sulle spalle.

Come ho avuto modo di dire ieri (con parole un po’ confuse, ma concedetemi l’attenuante della forte emozione) sto cercando, insieme a mia moglie, di crescere Patrizio seguendo quelli che sono i valori del rugby; facendogli sentire il nostro sostegno sempre e comunque, facendogli capire che se anche si cade è rialzandosi che si può fare la differenza, insegnandogli a dare sempre il massimo, perchè qualdo l’avrai fatto comunque avrai sempre vinto.

Sembra retorica eppure vi assicuro che non è così. La vita ci ha messo davanti questa sfida che non volevamo giocare, eppure ora ci siamo dentro, ed in un modo o nell’altro, abbiamo tutte le intenzione di uscirne vincitori.

Non è sempre facile. Le buone intenzioni si scontrano con la realtà, con le istituzioni, la burocrazia, l’ignoranza e la superficialità. E allora è come rimettersi il paradenti dopo l’ennesima mischia, rialzarsi da quel placcaggio che ti ha lasciato a terra. Ti appoggi su un ginocchio, fai forza con le braccia ma il sedere non ne vuole proprio sapere di andare sù. Ed è in quel momento che davanti al viso compare una mano, in genere attaccata ad un braccio, collegato al petto in cui batte un cuore grande… è la mano di qualcuno che è lì per aiutarti, per sostenerti, per rialzarti, per sgrullarti la terra dalla faccia, darti una pacca sulla spalla e farti sentire meno solo in questa battaglia.

Ieri le mani che hanno apllaudito sono le mani che ci sosterranno. Voi non lo sapete, ma siete arrivati nel momento giusto.

Tra un paio di settimane ci aspetta un’altra grande sfida, al nord, in trasferta, lontani da casa.

E quando saremo lì, non saremo soli. Porteremo con una maglia, che non è solo una maglia, ma l’emblema di una famiglia.

 

Grazie. A tutti, dal Presisdente all’incantevole capitano dell’under 6.

Grazie di cuore

Daniele Fasciolo

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