Storia

Un salto nel passato per raccontare l’inizio di un’avventura dai contorni ovali

Ricordo che nel 2013, dopo aver provato altre strade, desiderai introdurre il mio unico figlio in un mondo quasi sconosciuto, di cui avevo sentito parlare molto bene. Mi dicevano che se avessi “iniziato” mio figlio al Rugby, avrei velocemente potuto riscontrare come questa disciplina di squadra, caratterizzata dall’alto rigore morale, avrebbe contribuito significativamente e positivamente, al suo sviluppo psicofisico.

Così un giorno lo portai a fare una prova al “Parco degli acquedotti”, dove da anni si giocava a Rugby con i colori dell’Appia Rugby.

Stadio Ciampino

Entrando in contatto con questo mondo, scoprii presto la grande passione che animava giovani atleti e le loro famiglie, scoprii come la società tendeva a coinvolgere tutti dando vita ad un vero gruppo coeso e solidale mettendo al centro il rispetto, la collaborazione e la tenacia.Presto mi sentii parte del mondo del rugby e nacque in me il desiderio di diffondere il messaggio che questo fantastico sport intende comunicare.

Nel 2014 si consolidò in me il desiderio di esportare i principi legati al Rugby e iniziai ad immaginare di fondare un nuovo club, andando a colonizzare aree che non offrivano tra gli sport praticabili, quello della palla ovale. Mi documentai, e mi misi alla ricerca di uno spazio idoneo nell’area nella quale vivevo e sono cresciuto, quella del quadrante del comune di Ciampino e di Marino. Un’area nella quale il rugby non era mai comparso in passato. Parallelamente anche Giulio Brescancin, navigato rugbysta che collaborava con “Appia Rugby”, avendo il mio stesso obbiettivo, era alla ricerca di uno spazio e ben presto le nostre strade si incontrarono. Procedevamo su due fronti paralleli, che di tanto in tanto si univano. Andavamo a vedere aree, campi abbandonati e impianti dismessi senza successo.

Al termine del 2014, dopo un tentativo fallito con l’amministrazione Marinese, avevo individuato nel Sindaco di Ciampino, Giovanni Terzulli, grazie alla collaborazione dell’amico Guglielmo Abbondati, un ottimo interlocutore, disposto a cogliere l’occasione di innovare ed arricchire l’offerta sportiva sul proprio territorio. Contemporaneamente, grazie all’amica Maddalena Ranieri, riuscii a trovare anche un finanziatore, nella persona di Domenico Esposito, amministratore unico della TAM (Tirreno azienda mobilità) che ebbe fiducia nel progetto.

Quindi nel febbraio del 2015, dopo una serie di incontri con Brescancin e Terzulli, nei quali stabilimmo che ci saremmo stabiliti nell’impianto sportivo comunale “Arnaldo Fuso” di Via Cagliari, insieme a Vincenzo Di Fonzo, Dario Massimi, Maddalena Ranieri e Fabio Cinelli, costituimmo la società chiamandola “CIAMPINO RUGBY CLUB”.

Immediatamente prendemmo contatti con il gestore dell’impianto, che ci assegnò orari in un paio di giorni a settimana e ci concesse di occupare uno spazio per la segreteria. Facemmo stampare alcuni volantini che distribuimmo personalmente nelle strade di Ciampino tra l’incredulità e talvolta la diffidenza delle persone che incontravamo e confidammo, offrendo a tutti la possibilità di portare per una prova di ben 3 mesi gratuitamente i propri figli, di iscrivere alla Federazione Italiana Rugby, ottimisticamente una quarantina di ragazzini.  

La sorpresa fu grande, quando scoprimmo che le iscrizioni furono raddoppiate rispetto al numero previsto, per cui l’ottimismo ci pervase e capimmo di aver imboccato la strada giusta.

Man mano, andando avanti abbiamo avuto qualche difficoltà, ma le soddisfazioni sono state ampiamente maggiori, i numeri crescono di anno in anno, qualcuno ci ha salutati ma sono molti di più coloro che si uniscono alla nostra famiglia. La partenza è stata impegnativa, il lavoro è tanto, ma sappiamo sempre di poter contare su una squadra che secondo i principi del Rugby, non ci lascia mai soli, e sappiamo che oggi come ieri, ogni qual volta ci troveremo ad inciampare, ci sarà sempre un compagno pronto a tenderci la mano per aiutarci a risollevarci, pronto a correre con noi nel percorso che abbiamo deciso di condividere.

Un ringraziamento speciale a quanti hanno creduto in noi. A tutti i genitori dei “mini dirigibili”, ai dirigenti accompagnatori, al custode del campo Paolo, al gestore dell’impianto Massimo C., a tutti i nostri bravissimi fotografi  ed ai responsabili della comunicazione  web e social media, Simone, Claudio ed Emilio. Un saluto a Maddalena, Beatrice e Fabio, Daniele Conti, Nino Cordella e Tonino Siclari che non hanno potuto continuare a condividere questa avventura con noi.

Gianpaolo SCUDERI
(Papà e membro del Consiglio)

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